Dal 15 novembre al 7 dicembre 2025
Palazzo Merulana presenta la mostra fotografica Tracce: dall’equilibrio naturale al disequilibrio cittadino, di Andrea Fassi ed Emanuela Perri.
La mostra Tracce: dall’equilibrio naturale al disequilibrio cittadino nasce dall’incontro di due sguardi differenti ma complementari, uniti dall’urgenza di riflettere sul rapporto tra l’uomo e l’ambiente dove il generale si mimetizza nel particolare.
Nelle fotografie di Andrea Fassi il protagonista è lo stato di abbandono del generico, l’incuria e l’indifferenza umana, fotografate e raccontate attraverso la solitudine del dettaglio: coni e coppette abbandonati, simboli di un piacere consumato, restano vuota memoria del passaggio umano e del desiderio istintivo di nutrimento, atto che si completa con la sazietà e che non si cura d’altro.
Il vissuto di un consumo apparentemente innocuo, estemporaneo, diventa traccia tangibile di un impatto ambientale crescente dove l’uomo dilaga con i suoi istinti primordiali.
Con questo progetto, Fassi mette in luce l’involuzione dell’amore per la natura a fronte del progresso commerciale, trasformando oggetti quotidiani in testimonianze visive di una fragilità collettiva.
Insieme al figlio Andrea, la fotografa Emanuela Perri esplora un universo opposto proponendo, attraverso dettagli, una natura particolare, incontaminata, traccia indelebile dell’assenza dell’uomo. Gli spazi ancora intatti sono pieni del loro massimo valore naturale.
I suoi scatti restituiscono, nell’avvicendarsi delle stagioni, un paesaggio puro e silenzioso, in cui l’equilibrio naturale resiste, invitando lo spettatore a contemplare e proteggere ciò che rischiamo di compromettere.
Questa doppia prospettiva tra madre e figlio crea un dialogo visivo che mette in relazione l’impronta del consumo urbano e la resistenza della natura incontaminata; la natura che genera e l’uomo che distrugge, offrendo al pubblico una riflessione profonda e attuale.
La mostra non si limita a proporre immagini, ma diventa strumento di sensibilizzazione: un invito a considerare le conseguenze delle nostre abitudini quotidiane e a riconoscere il valore inestimabile degli spazi naturali ancora integri.
Attraverso il linguaggio della fotografia, Tracce: dall’equilibrio naturale al disequilibrio cittadino si pone dunque come un’occasione di consapevolezza e di confronto, stimolando una nuova responsabilità condivisa tra memoria, cultura e futuro ambientale, parte del ricavo verrà devoluto all’associazione Retake, movimento spontaneo di cittadini, no-profit e apartitico, che promuove la bellezza, la vivibilità e la rigenerazione urbana attiva sul territorio Esquilino e oltre.
NOTE BIOGRAFICHE
Andrea Fassi, pronipote della storica famiglia Fassi e del fondatore del Palazzo del Freddo, porta avanti un percorso personale e professionale che unisce l’eredità imprenditoriale alla sua passione per la narrazione. Ha appena pubblicato il suo romanzo d’esordio dal titolo Papille edito dalla casa editrice Coda di Volpe
La fotografa Emanuela Perri nelle parole di Giulia Argan, nipote dello storico Giulio Carlo Argan: “Fotografa naturalista Emanuela Perri vive e lavora a Roma. Ella è affascinata dalla fotografia che pratica da molti anni con passione. Ha partecipato a diverse mostre, anche nelle scuole, dove attraverso i suoi lavori avvicina i bambini e i giovani alla natura, con una sensibilità semplice e diretta che sa toccare nel profondo. Le sue foto sono presenti in molte abitazioni private, dove hanno portato tutta l’eterea magia e il mistero delle cose della natura. Osserva la natura anche nelle forme impensate del microcosmo, della vegetazione spontanea. Ama fissare nell’immagine il momento in cui l’emozione esile, ma rivelatrice di un senso profondo, scaturisce da caleidoscopiche forme di foglie e di petali, che diversamente si associano e vibrano al variare del vento e della luce del sole. Indaga le profonde corrispondenze tra il mezzo della fotografia e la poetica pittorica e letteraria, alternando una meticolosa e appassionata ricerca botanica ad una sensibilità poetica e passionale, che ci avvicina ai suoi soggetti in modo emozionale. La sua fotografia appare uno strumento di conoscenza per definire le atmosfere e i contorni mitici del mondo interiore.”