mercoledì 12 gennaio 2022, ore 19.00

L’acqua come nuova grande ingiustizia dell’Ovest americano, linea di frattura tra le classi, le razze, le comunità, i territori.

Le fotografie di Daria Addabbo, scattate principalmente in California, Arizona, Nevada, Oklahoma, New Mexico e Texas, riescono a portare su una dimensione emotiva l’esperienza americana della crisi climatica, il fatto di sperimentare nell’arco di una vita cambiamenti che appartengono alle ere geologiche. In queste pagine permane l’attesa, sospensione, adattamento, smarrimento, confusione e cecità.

Daria Addabbo non si è limitata a ritrarre l’assenza di acqua come condizione cronica del West contemporaneo, ma è riuscita a fotografare la sete degli americani e del loro suolo.
Le immagini sono accompagnate dal testo di Alessandro Portelli: un ragionamento sull’acqua in quattro capitoli, che mescola livelli, simbolici, culturali, politici ed economici.
L’acqua scorre senza sforzi (effortlessly), libera da impedimenti. Melville, nel romanzo breve Benito Cereno, parla di acqua come «elemento repubblicano», una metafora dell’uguaglianza che deriva dalla mobilità sociale. L’acqua spetta a tutti. E invece… E invece l’acqua, in questi territori, e non solo, è imbrigliata in acquedotti, sbarramenti e dighe, espressione piena del dominio dell’economia sulla natura. Cose ne consegue? L’espansione a ovest dello stile di vita urbano moderno, antropizzazione incontrollata, lo sviluppo urbano senza freni che trasforma i fiumi e le valli in un deserto d’asfalto, che per dissetarsi genera altro deserto a monte.

 

Daria Addabbo
nata nel 1979 a Roma, dove attualmente vive e lavora. Dopo aver seguito gli studi alla Facoltà di Lettere, si trasferisce a Buenos Aires, in Argentina, dove studia fotografia. A Roma, seguirà invece un master di fotogiornalismo. Ha pubblicato su L’Espresso, Vanity Fair, Panorama, Internazionale, Marie-Claire, La Repubblica, Gioia, Grazia, Donna Moderna, GQ, Mind, National Geographic e diverse riviste internazionali. Per Jaca Book ha pubblicato i volumi This Hard Land. Sulle strade di Springsteen (2019) e Un altro giorno è andato. Le stagioni di Francesco Guccini (2021).

 

Alessandro Portelli
professore di Letteratura angloamericana all’Università La Sapienza di Roma, ha fondato e presiede il Circolo Gianni Bosio per la conoscenza critica e la presenza alternativa della cultura popolare. Collabora con la Casa della Memoria e della Storia di Roma e con Il Manifesto. Tra le sue pubblicazioni figurano Badlands, Springsteen e l’America: il lavoro e i sogni (Donzelli), L’ordine è già stato eseguito. Roma, le Fosse Ardeatine, la memoria (Donzelli); America profonda. Due secoli raccontati da Harlan County, Kentucky (Donzelli) e Il ginocchio sul collo. L’America, il razzismo, la violenza tra presente, storia e immaginari (Donzelli).

 

Partecipazione gratuita fino ad esaurimento posti disponibili
Prenotazione consigliata al numero +39 06 62288768

 L’accesso alle sale espositive e agli eventi culturali è consentito esclusivamente ai soggetti con Green Pass (in formato digitale o cartaceo) che attesti, unitamente ad un documento di identità:
– di aver fatto almeno un dose di vaccino tra quelli autorizzati
– oppure di essere risultati negativi a un tampone molecolare o rapido nelle ultime 48 ore
– oppure di essere guariti da Covid19 nei sei mesi precedenti
La Certificazione verde COVID-19 non è richiesta ai bambini esclusi per età dalla campagna vaccinale (al di sotto dei 12 anni) e ai soggetti esenti sulla base di idonea certificazione medica.

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